giovedì 6 maggio 2010

LA SEXUAL ADDICTION: quando il sesso diventa dipendenza!

Articolo della Dott.ssa Sara Eba Di Vaio pubblicato su benessere4u.it . Discutine cliccando qui!

Quasi 4 milioni di italiani sono dipendenti da sesso, gioco e lavoro.
La dipendenza sessuale può essere definita come “una relazione malata con il sesso che ha lo scopo di permettere alla persona di alleviare lo stress, di fuggire dai sentimenti negativi o dolorosi, dalle relazioni intime che non è capace di gestire”. Questa relazione diviene il bisogno fondamentale rispetto al quale tutto il resto viene sacrificato, comprese le persone che vengono considerate solo come oggetti da usare

Quasi 4 milioni di italiani sono dipendenti da sesso, gioco e lavoro. Lo ha dichiarato l'ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) sulla base di dati emersi dalla S.I.I.Pa.C, la Società italiana intervento patologie compulsive. Si tratta di vere e proprie dipendenze alla stregua di quelle più classiche da droga e alcol. Vengono definite “nuove dipendenze” e si caratterizzano per essere “dipendenze senza sostanza”.
Il lavoro e il sesso sono quelle più diffuse tra gli italiani. La cosiddetta “sex addiction”sembra essere tipicamente maschile.
In una ricerca effettuata dall’ISP (Istituto per lo studio delle psicoterapie) è emerso che oltre il 6% dei maschi italiani tra i 20 e i 45 anni manifesta i sintomi di una chiara dipendenza sessuale mostrandosi “ossessionato” dall'idea di fare l'amore il più spesso possibile e ricorrendo a tutti i mezzi immaginabili.
L'indagine è stata condotta su un campione di 1.300 uomini, eterosessuali, fra i 20 e i 45 anni, sulla base di un test diagnostico americano che valuta la scala di dipendenza dall'atto sessuale nei maschi.
La dipendenza da sesso si manifesta come un qualsiasi altro comportamento compulsivo che caratterizza le dipendenze: una modifica radicale delle naturali attività che portano gratificazione.
I dipendenti da sesso non sono più capaci di controllare le sensazioni e le attività orientate al sesso, incuranti della propria salute e sicurezza.
Ma poter fare una chiara e corretta distinzione fra una relazione sana e una patologica con il sesso appare ancora oggi molto problematico.

La dipendenza sessuale può essere definita come “una relazione malata con il sesso che ha lo scopo di permettere alla persona di alleviare lo stress, di fuggire dai sentimenti negativi o dolorosi, dalle relazioni intime che non è capace di gestire”. Questa relazione diviene il bisogno fondamentale rispetto al quale tutto il resto viene sacrificato, comprese le persone che vengono considerate solo come oggetti da usare.

La dipendenza da sesso generalmente si manifesta per stadi:

  1. preoccupazione: fantasie continue su prospettive o situazioni a sfondo sessuale
  2. ritualizzazione: una tipologia di attività sessuale o situazione è spesso stereotipata e ripetitiva
  3. compulsione: attività sessuale sfrenata incurante delle conseguenze negative e del desiderio di fermarsi
  4. disperazione: senso di colpa, rimorso, vergogna per l'incapacità di controllare il proprio comportamento
  5. altri problemi comportamentali, spesso legati a dipendenza da sostanze o disturbi dell'alimentazione

Mettendo insieme i contributi di vari autori è possibile delineare una serie di caratteristiche che permettono di avere una panoramica ampia e completa della dipendenza sessuale, primo fra tutti l’aumento, l’estensione e la durata di comportamenti che eccedono ciò che la persona desidera.

  • smodato aumento di tempo speso nella ricerca di esperienze sessuali, nel consumarle o nel riprendersi da esseincremento dell’attività sessuale in quanto l’attuale livello di attività non risulta più sufficiente
  • gravi conseguenze dovute ai comportamenti sessuali
  • incapacità di smettere nonostante le conseguenze
  • crescente desiderio o sforzo di controllare i comportamenti sessuali
  • trascuratezza nei confronti di importanti attività sociali, lavorative

Molti autori sono concordi nel ritenere che la dipendenza da sesso operante lungo tre livelli.
Primo livello: comprende comportamenti considerati come normali, accettabili o tollerabili.

  • masturbazione ossessiva
  • avere più partner
  • avere eccessive fantasie sessuali
  • fare sesso per telefono
  • utilizzare materiale pornografico
  • comportamento sadico o masochistico
  • travestitismo
  • feticismo

Molti dipendenti che si situano a questo livello credono di poter controllare i loro comportamenti e ritengono che non avranno conseguenze nella loro vita. Nonostante ciò possono ugualmente essere devastanti se messi in atto in maniera complusiva

Secondo livello: si estende fino a quei comportamenti che sono chiaramente vittimizzanti e per i quali sono previste sanzioni legali:

  • esibizionismo
  • voyeurismo
  • telefonate indecenti
  • comportamenti indecenti
  • comportamento sessuale in luogo pubblico
  • molestie sessuali es. al posto di lavoro
  • prostituzione
  • necrofilia

Terzo livello: l’elemento in comune ai comportamenti del terzo livello è la violazione di alcuni dei più significativi confini sociali.
 Violenza
 Molestie ai bambini e incesto
 sesso con adulti non coscienti (es. persone sotto droghe o con handicap)
 sesso con pazienti o dipendenti
La presenza di tre livelli non vuol dire che una persona non possa distruggere la propria vita al primo livello. Inoltre è raro che una persona metta in atto comportamenti sessuali compulsivi di un solo tipo.
I soggetti dipendenti da sesso hanno a volte alle spalle storie di abusi subiti in giovane età; i genitori di solito sono essi stessi dipendenti da sesso.
Lo stress gioca il ruolo di importante catalizzatore di comportamenti sessuali compulsivi, alimentando sensazioni di astinenza e fantasie a sfondo sessuale.

Il trattamento della dipendenza da sesso prevede generalmente le seguenti fasi:

  1. presa di coscienza da parte del soggetto di avere perso il controllo in ambito sessuale
  2. impegno all'astinenza sessuale
  3. ricostruzioni delle relazioni umane
  4. gestione dello stress auto aiuto

In ogni caso le finalità principali della terapia mirano a facilitare lo sviluppo di una sana capacità di intimità con se stessi e con gli altri e ad acquisire adeguate abilità di gestione degli eventi problematici che normalmente si presentano nella vita di una persona.

Bibliografia:
AVENIA F., 2009, Manuale sulla sexual addiction. Definizioni, diagnosi, interventi, Franco Angeli, Milano.
CARNES P., 1991, Don’t call it love. Recovery from sexual addiction, Bantam, New York
LAMBIASE E., 2001, La dipendenza sessuale. Modelli clinici e proposte di intervento terapeutico, Las, Roma
www.aduc.it
www.isp.it
www.siipac.it

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