venerdì 4 dicembre 2009

Disturbi dell’Umore, Disturbi di personalità e Psicoterapia.

Prima parte dell'articolo della Dott.ssa Spano pubblicato su benessere4u.it.


E’ molto frequente che un cliente giunga in terapia motivato dal bisogno di sentirsi più sereno e di “tornare come prima”, quando a suo dire, aveva “voglia di fare e sorridere”; o per raggiungere una “stabilità nell’umore”, a volte mai provata.
Spesso dietro alla tristezza profonda e alla mancanza di voglia di vivere ci sono separazioni e perdite. Queste possono riguardare persone ma anche luoghi, cose o entità, che sono state affettivamente importanti per la persona stessa e che da qualche tempo non ci sono più.

All’inizio della terapia il cliente vive tali perdite spesso come “devastanti” e descrive il vuoto rimasto nella propria vita come “incolmabile”; non c’è nient’altro attorno che possa essere minimamente paragonabile a ciò che è venuto a mancare. Il dolore è grande e nei casi estremi per alcuni l’unica via d’uscita per porre fine alla sofferenza appare essere il suicidio.

A volte la persona riferisce di sentirsi confusa per il fatto di sperimentare “sbalzi dell’umore” che non gli permettono di capire le preferenze e orientarsi nella vita in modo sicuro. Altre volte ancora essa comunica di sperimentare un profondo “senso di vuoto”, che l’ha accompagnata per gran parte della propria vita; alcuni portano con sé i primi ricordi legati ad esso, altri non ne ricordano l’origine e credono che faccia parte del loro “carattere”.

Il desiderio di migliorare lo stato dell’umore indica che probabilmente la persona presenta un Disturbo dell’Umore. Nel caso della persona triste o disperata si tratta di depressione o distimia, nel caso della persona con umore ballerino si tratta di disturbo bipolare (molto probabilmente ma non sempre, poichè spesso dietro l’umore instabile si nasconde un Disturbo della Personalità).


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